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ESCLUSIVA CB – Botti (Lalaziosiamonoi): “Petkovic resta fino a Natale. Allegri potrebbe arrivare a giugno”

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La Lazio di Vladimir Petkovic non sta vivendo una situazione facile in questo momento. Si parla di esonero vicino del tecnico, con la possibilità di sedersi sulla panchina della Nazionale elvetica. Per fare chiarezza sul club biancoceleste la nostra redazione ha contattato Matteo Botti di Lalaziosiamonoi.it:

Petkovic rischia di perdere la panchina nelle prossime giornate? La società gli ha già posto un ultimatum?
“Fino a Natale Petkovic rimarrà al suo posto. Ieri c’è stato un incontro presidente-allenatore, nel quale Vlado ha esternato la sua volontà di onorare l’impegno fino al termine della stagione. Vuole ottenere il massimo sulla panchina della Lazio, ha tranquillizzato Lotito circa le sue intenzioni di un approdo sulla panchina della nazionale elvetica. Certo è che se i risultati mancheranno anche nelle prossime tre partite di campionato, durante la sosta natalizia ci potrebbero essere gli estremi per un cambio di rotta”.

Ma se venisse esonerato, chi sarebbe al momento il maggior indiziato per sostituirlo?
“Al momento un nome preciso non c’è. Di sicuro a Tare piace molto Murat Yakin, che sta facendo faville a Basilea. Mangia è un tecnico giovane e capace ma potrebbe essere solo un’idea. Allegri è invece già affermato, a giugno si libererà dal Milan e potrebbe anche accettare una nuova avventura a Roma. Certo il suo ingaggio è elevato. Altri piste percorribili al momento non mi sovvengono. È chiaro che questo è un discorso per fine stagione”.

Comunque sia, i risultati fin’ora non sono stati incoraggianti. Data questa partenza non ottima, quali sono ad oggi gli obiettivi stagionali?
“Ad agosto a Formello vagheggiava l’idea terzo posto. Ad oggi, dopo un avvio di campionato più che deludente, sarebbe già tanto riuscire a riprendere il treno che porta all’Europa League. Inter e Fiorentina appaiono di un altro pianeta però. Stando così le cose, sarebbe opportuno concentrarsi il più possibile sulla rassegna continentale e sulla Coppa Italia. La sfida di giovedì prossimo contro il Trabzonspor sarà di fondamentale importanza. Vincere, infatti, significherebbe centrare un accoppiamento più morbido nei sedicesimi di finale”.

Come sta vivendo la tifoseria questo momento negativo della squadra?
“La tifoseria si attendeva di più, poco ma sicuro. Non sta venendo meno, in ogni caso, il loro appoggio alla squadra. Anche lunedì sera la Nord ha sostenuto i giocatori fino al fischio finale. Il chiarimento avvenuto a partita terminata è sintomo però di un ultimatum, come a dire: “Abbiamo toccato il fondo, cominciate ad onorare la maglia”. È importante che squadra e tifoseria siano cementati, specie dopo gli eventi di Varsavia”.

Come interverrà la società durante il mercato invernale? Ci sono già dei nomi caldi in entrata?
“A gennaio la Lazio dovrà intervenire sul mercato. È scontato parlare di un attaccante, viste le precarie condizioni di Klose. La dirigenza sta lavorando in questo senso, anche se i nomi fatti, Djordjevic e Gomis, sarebbero proponibili per giugno. In difesa potrebbe lasciare Roma Dias, quindi sarebbe nell’ordine d’idee della società andare a cercare almeno un centrale dominante. Il rientro di Biava non potrà essere l’unico ‘colpo’ in un reparto che contro il Napoli è naufragato”.

E in uscita? Hernanes potrebbe lasciare la squadra già a gennaio?
“Non credo. Hernanes non sta vivendo un ottimo momento, è imbrigliato nell’involuzione preoccupante di tutta la squadra e le sue prestazioni ne risentono, è evidente. Probabilmente a giugno qualcosa succederà, in un senso o nell’altro”.

Ci sono altri giocatori in partenza?
“A mio parere, sia Floccari che Klose termineranno la propria esperienza nella Capitale a giugno. Detto di Hernanes e di Andrè Dias, altri prospetti in uscita non ne vedo. Poi le vie del mercato sono infinite, Marchetti e Lulic vantano estimatori un po’ ovunque, lo stesso vale per Onazi. Mai dire mai, però Lotito ci ha spesso dimostrato che è dura trattare con lui. I club interessati ai gioielli biancocelesti dovranno presentarsi con motivazioni davvero interessanti”.

Come mai invece, Vlado Pektovic non schiera titolare il giovane Keita, nonostante le sue ottime apparizioni fin’ora?
“Keita ad oggi è il giocatore più pericoloso e propositivo della Lazio. Petkovic lo sta sganciando spesso, ultimamente, dall’inizio. Contro il Napoli non mi sento di criticare il mister, Lulic in quel ruolo stava aiutando un claudicante Radu contro il giocatore più in forma dei partenopei, Callejon. La staffetta tra l’ex canterano e Lulic era nelle idee di Petko, peccato che appena sia entrato Keita il Napoli abbia siglato il 3-1. Penso però che dopo quel gol al Napoli, difficilmente il mister di Sarajevo proverà a tener fuori il classe ’95 in futuro”.

Un’ultima domanda: dove vede quindi la Lazio a fine stagione?
“Sinceramente dal settimo al nono posto. Non credo sia lecito aspettarsi di più, la squadra sta faticando molto in Italia ed ora in Europa inizieranno a profilarsi match più impegnativi. Andare il più avanti possibile in Europa League è a questo punto un imperativo”.

Intervista a cura di: Emi Paolo Palma


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